Memoria delle Alpi
Percorsi Duccio Galimberti

NOTE STORICHE -- NOTE TECNICHE -- CENTRO RETE DI RIFERIMENTO

NOTE STORICHE

Verso l'Europa
CN 18 P2

Nascita di una formazione Partigiana CN 12 P1


Negli anni di guerra 1942-1943 Duccio Galimberti aveva tracciato, con Antonio Repaci, un progetto di Costituzione Confederale europea ed interna che stava per essere dato alle stampe quando l'8 settembre impegnò i due autori nella opposizione armata al nazismo ed al fascismo, costringendoli a mettere tra parentesi la pubblicazione, ma non le idee che vi erano contenute, le quali continuarono ad avanzare all'interno della Resistenza.
Un lungo lavoro di avvicinamento tra maquisards e partigiani fu condotto in territorio francese fin dai primi mesi della Resistenza da Costanzo Picco , su mandato di Detto Dalmastro, comandante delle bande Gl in Val Maira: non era facile convincere i maquisards che una parte di quel popolo che nel 1940 non aveva esitato ad entrare in guerra contro la Francia, volesse ora combattere i nazisti ed i fascisti.
Questi contatti sfociarono in tre incontri che ebbero come teatro i due versanti della montagna che separa Larche da Saretto e che segnano nel col Sautron la linea di frontiera.
Il primo incontro tra maquisards e partigiani avvenne al bivacco del col Sautron, nella neve, la notte del 12 maggio, presenti per l'Italia: Picco, Dalmastro, Bocca e Ventre, per la Francia: Lecuyer, Aubert, Chabre e Lippmann.
Il 22 maggio, a Barcelonnette, raggiunta dopo una lunga traversata con gli sci ed un' altrettanto defatigante marcia a piedi, avveniva il secondo incontro, cui partecipò personalmente, insieme a Dalmastro e Bocca , Duccio Galimberti : in esso si gettarono le basi preliminari dei patti politici e militari tra i due movimenti partigiani. Agli stessi rappresentanti francesi già presenti al Sautron si aggiungevano a Barcelonnette: Buzy Debat, Bureau e Jubelin.
Il 31maggio a Saretto avvenne la firma ufficiale degli accordi, redatti in lingua francese. A firmare per conto del Movimento di Liberazione Nazionale Piemontese fu Dante Livio Bianco, per i francesi Max Juvenal, comandante della seconda Regione della Francia in lotta contro l'occupazione tedesca. Erano presenti: Aceto, Ventre Lippmann e Plantier.
Sul piano militare i patti di Saretto non ebbero rilevanza decisiva, ma sul piano politico segnarono, in quegli anni di guerra, un momento alto di limpidezza e semplicità profetiche, nel loro considerare la solidarietà nella lotta antifascista "comme nécessaire phase préliminaire de l'instauration des libertés démocratiques et de la justice sociale, dans une libre communauté europenne".


Casa Galimberti, era diventata il centro dell'azione antifascista a Cuneo a partire dal 26 luglio 1943, quando Duccio Galimberti dalla terrazza che affaccia sulla grande piazza di Cuneo, aveva incitato alla prosecuzione della guerra «fino alla cacciata dell'ultimo tedesco». Meno di due mesi dopo è in questa casa che si riuniscono per decidere il da farsi gli uomini che andranno a costituire una delle prime bande partigiane sulle montagne: dopo reiterati e vani tentativi di convincere i comandanti militari di stanza a Cuneo a combattere i tedeschi, decidono di fare da soli e partire per la montagna.
E' il pomeriggio dell'11 settembre 1943.
La prima tappa, di quella che sarà la "banda Italia Libera", è in valle Gesso a Valdieri nella casa della famiglia Bianco, dove passano la notte. Nel paese c'è anche una caserma della Gaf, da cui riescono a portare via armi e coperte. L'indomani, da Valdieri il gruppo si muove per Madonna del Colletto. La piccola cappella che si trova sul crinale tra valle Gesso e valle Stura accoglie: Duccio Galimberti, Dino Giacosa, Dante Livio Bianco, Leo Scamuzzi, Arturo Felici, Ildo Vivanti, Leonardo Ferrero, Dado Soria, Ugo Rapisarda, Enzo e Riccardo Cavaglion.
La postazione di Madonna del Colletto si rivela presto difficile da difendere, e la banda decide di spostarsi alla borgata Paralup, in cima al vallone di Rittana tra le valli Stura e Grana. Si muovono il 20 settembre, proprio all'indomani dell'incendio di Boves. Paralup è un gruppo di case usate dai pastori solo d'estate per l'alpeggio, ed è qui che la banda ha il suo vero sviluppo politico e militare.
Un nuovo spostamento avviene a fine ottobre quando la formazione, cresciuta di numero, passa a San Matteo, una piccola borgata della valle Grana. I partigiani si installano nei locali della scuola adiacente alla chiesa parrocchiale e si danno una certa organizzazione creando tre distaccamenti: oltre al comando a San Matteo, uno a Tetto Novello e uno sul monte Tamone. Poco distante, ai Damiani, c'è l'altra banda "Italia Libera" guidata da Detto Dalmastro.
I tedeschi sin dai primi di gennaio hanno iniziato una serie di rastrellamenti contro le prime formazioni partigiane. Il 12-13 gennaio 1944 è la volta dell'offensiva nella valle Grana. In questa battaglia la banda ha il suo primo caduto: Carletto Michelis. Duccio Galimberti viene ferito. Mentre i nazifascisti bruciano San Matteo e le borgate intorno, Galimberti è portato in salvo a Rittana e poi a Borgo San Dalmazzo; dai lì verrà condotto prima Canale d'Alba, quindi a Torino dove rimarrà nascosto fino alla guarigione.

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NOTE TECNICHE

VERSO L'EUROPA - CN 18P2
Saretto - Col Sautron - Larche [Barcelonnette]

Dislivello: 1180 metri in salita, 1000 metri in discesa
Modalità di percorrenza : a piedi
Tempi di percorrenza : h. 5
Difficoltà : escursionistico
Individuazione su mappa:
- Carta dei sentieri e dei rifugi n° 7, "Valli Maira Grana Stura", scala 1:50.000, a cura dell'Istituto Geografico Centrale
- Top 25 n°3538 ET, "Aguille de Chambeyron", scala 1 :25.000, Institut Geographique National.

NASCITA DI UNA FORMAZIONE PARTIGIANA - CN12-P1
(Cuneo - Valdieri - Madonna del Colletto) - Gorrè di Rittana - Paralup - San Matteo - Monte Tamone - Chiot Rosa
Dislivello: m 430
Modalità di percorrenza: a piedi ed in mountain-bike.
Tempi di percorrenza: a piedi h. 3,5 - Mtb h. 1,30
Difficoltà: a piedi: turistico. In mountain bike: richiede padronanza del mezzo.
Individuazione su mappa
- Carta Valli Maira Grana Stura , Carta dei Sentieri e dei Rifugi n° 7, Istituto Geografico Centrale.
- Carta Turistico-escursionistica della Comunità Montana Valle Grana, Giugno 2004.

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CENTRO RETE DI RIFERIMENTO

Casa museo Galimberti
Piazza Galimberti 6 - Cuneo
tel.0171/631757
e-mail: cultura@comune.cuneo.it
internet: http://www.comune.cuneo.it/cultura/galimberti.html

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA:

Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo D.L. Bianco
Largo Barale 11 - Cuneo
tel. 0171 444830
e-mail: segreteria.culturale@istitutoresistenzacuneo.it
internet: http://www.istitutoresistenzacuneo.it/
Orario di apertura: da lunedì a giovedì 8,30-12,30 / 14,30-18,00; venerdì 8,30-12,30

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